Saturday, June 10, 2006

Governo ladro? si, ma è in buona compagnia

"C'è un numero che mi ha letteralmente sconvolto. Nel senso che non potrò mai più scrivere una sola riga su questo Paese prescindendo da quel numero. Il numero (che ricavo da un editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere) è questo: gli italiani che dichiarano più di 200.000 Euro di reddito all'anno sono poco più di 17.000. Avete letto bene: 17.000. Nello stesso articolo si riferisce che le barche di lusso registrate in Italia sono 65.000. Scommetterei tutto quello che ho (Irpef compresa) che nella sola Lombardia sono ben più di 17.000 i cittadini che guadagnano più di 200.000 Euro all'anno."

"Il tutto ci riconduce, con brusca evidenza, al massimo scandalo strutturale sul quale si poggia la nostra comunità: una quantità smisurata di italiani evade smisuratamente le tasse, cioè deruba i suoi simili. E li deruba due volte. La prima non versando la sua quota nelle casse sociali. La seconda usando servizi (scuole, ospedali, ecc.) pagati dagli altri."

"Credo che nessun governo, di destra, di sinistra o proveniente da Marte, potrà mai fare alcunchè per un popolo composto in buona parte di ladri e di scrocconi. Altro che "governo ladro". Paese ladro. Paese di ladri."

(Michele Serra, "La Repubblica" 31/05/06)

Conoscenza


Con la mente riandò alla prima volta in cui, da piccola, aveva visto gli elefanti al circo. Erano tre bestioni da sei tonnellate, ciascuno con una cordicella legata alla caviglia per evitare che si allontanassero. Quel particolare l'aveva spiazzata. Ricordò di aver chiesto al padre perchè non spezzassero la corda.
"E' tutta suggestione" le spiegò lui. "Quando sono cuccioli, gli elefanti vengono legati ai pali con pesanti catene d'acciaio. Nei primi mesi di vita imparano che, per quanto si sforzino di romperle, le catene sono indistruttibili."
"Ma le corde sono molto più deboli delle catene" replicò Nava. "Potrebbero spezzarle con facilità."
"Sì, ma gli addestratori le usano solo quando gli elefanti hanno imparato che fuggire è impossibile. Vedi, Nava, non è la corda a impedire loro la fuga, ma la mente. Ecco perchè la conoscenza è importante."

Da "Improbable" (Adam Fawer, Feltrinelli)

Friday, June 02, 2006

Nomine, il Record di Cuffaro

In un anno e quattro mesi il governo regionale ha messo a segno 1.223 nomine di sottogoverno. Un exploit da Guinnes dei primati che ha permesso a Salvatore Cuffaro e ai suoi assessori di rafforzare la rete di affezionati sostenitori ai quali, verosimilmente, chiedere aiuto ora che le elezioni incombono. Dal gennaio 2005 all´aprile 2006 l´esecutivo di Palazzo d´Orleans ha ingaggiato consulenti esterni, trasformato funzionari in dirigenti, creato e rinnovato strutture dalla dubbia utilità nelle quali l´unica cosa certa è il consiglio di amministrazione.
Silvio Cuffaro, fratello minore del Presidente della Regione, è stato nominato - dall´assessore alla Cooperazione Carmelo Lo Monte che ha infilato anche un filotto di nomine di liquidatori di società cooperative - commissario straordinario del consorzio ittico "Agrigento 1", mentre Angelo La Russa, ex assessore Dc al Lavoro e testimone di nozze del governatore, è stato nominato consulente per il bioterrorismo. Il suo nome si aggiunge a quelli di altri 182 professionisti, esperti e sedicenti tali, stipendiati dalla Regione e distribuiti tra la presidenza e i dodici assessorati. Il recordman degli incarichi ricoperti è Marcello Massinelli: fa parte dello staff di esperti del governatore per i problemi del credito, è commissario straordinario dell´Ente acquedotti siciliani, presidente del consorzio per la realizzazione dell´aeroporto di Agrigento (sebbene l´Ente nazionale dell´aviazione civile lo abbia già bocciato) e socio del patto di sindacato di Capitalia.
Negli ultimi sedici mesi sono stati nominati 24 nuovi dirigenti. Il capo di gabinetto di Cuffaro, Salvatore Taormina, è andato a dirigere l´assessorato alla Famiglia, mentre Vincenzo Falgares, giovane funzionario vicino da sempre al governatore, è stato spedito al vertice dei Trasporti. Patrizia Monterosso, vicina a Gianfranco Micciché, invece ha la responsabilità dal dipartimento Pubblica istruzione e Benedetto Mineo (fedelissimo di Cuffaro) è approdato al Bilancio.
Ondata di nomine anche nella sanità: direttore generale dell´Ausl 6 è stato nominato Salvatore Iacolino, legatissimo ad Angelino Alfano, coordinatore regionale di Forza Italia, mentre risale a qualche anno prima l´investitura di Francesco Licata di Baucina, manager vicino a Gianfranco Micciché, nominato direttore generale dell´azienda ospedaliera Civico. A Enna la direzione dell´Ausl è stata affidata a Francesco Indica, cognato di Raffaele Lombardo, leader dell´Mpa.
Ma non sono solo i grandi incarichi, quelli dalle ricompense «importanti» a tenere banco nelle stanze di Palazzo d´Orleans. Anche le investiture apparentemente modeste godono di massima attenzione perché rafforzano la rete di legami fondamentali quando inizia la campagna elettorale. Da qui la costituzione di una lunga serie di comitati e commissioni dalla dubbia e spesso inesistente utilità. A presiedere il Comitato regionale per la sicurezza alimentare è stato designato dal presidente della Regione il dottor Dario Cartabellotta, dirigente del servizio dal quale passa la maggior parte dei finanziamenti destinati all´agricoltura. Dicono che sia un affidabile catalizzatore di consensi ad Alia e nei comuni limitrofi.
Anche l´assessore al Lavoro Francesco Scoma si è mosso per accontentare i suoi. Così, nel consiglio di amministrazione del Centro internazionale per l´addestramento professionale nell´industria è stato piazzato Giulio Tantillo, consigliere comunale e fedelissimo dell´assessore medesimo. Resta da capire di cosa dovrebbe occuparsi il suddetto centro internazionale, come sfugge l´utilità dell´Osservatorio regionale per il monitoraggio degli strumenti normativi e finanziari per lo sviluppo economico della Sicilia. Allo stesso modo, il decreto pubblicato in gazzetta non chiarisce adeguatamente quali saranno le mansioni del Nucleo tecnico per la finanza di progetto e nemmeno perché esista da tre anni e sia stato modificato recentemente (giusto per ridefinirne la composizione) il Comitato per l´educazione degli adulti. Di sicuro c´è che si creano poltrone su poltrone sopra le quali far accomodare neofiti e vecchie glorie del sottogoverno.
E c´è ancora tempo, per ulteriori movimenti: la giunta di Palazzo d´Orleans, infatti, ha già pronto un elenco con 53 incarichi da assegnare al più presto. L´obiettivo, naturalmente, è riuscirci entro la fine della campagna elettorale.

di Massimo Lorello
(10 maggio 2006)


Tratto da L'Espresso

Segnalato da Andrea

Thursday, June 01, 2006

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